Equivalente di gksudo nell’ambiente kde

Per la serie: “problemi semplici di cui non si trova stranamente una risposta veloce sul web, neanche facendo ricerche in inglese”, qual è il comando nell’ambiente GNU/Linux KDE che svolge la stessa funzione di gksudo, utilizzato invece nell’ambiente GNOME? La risposta è: “kdesu”, ma attenzione al suo utilizzo.

Il problema

Recentemente sto riscoprendo (e rivalutando) l’ambiente KDE per le distribuzioni GNU/Linux. Veloce, scattante, completamente personalizzabile e pieno di comandi utili e rapidi e infine, contrariamente al passato, privo di eccessivi pulsanti e pulsantini che, nelle precedenti versioni, a parere di chi scrive, confondevano e rendevano il tutto troppo caotico.

KDE contiene varie funzionalità out-of-the-box tra cui quella di potere creare (come avveniva in passato con GNOME 2) rapidamente un lanciatore di applicazione, semplicemente cliccando col tasto destro all’interno di una cartella del navigatore Dolphin e selezionando, appunto, la voce: Crea->Collegamento ad applicazione.

Quando, però, l’applicazione in questione richiede la password dell’amministratore per funzionare (succede raramente su Linux in verità, ma è ad esempio il caso di un server XAMPP o LAMPP installato in locale) come si fa ad avviare la finestra che consente di inserire la password, senza dovere scomodare ogni volta il terminale?

La soluzione

Detto fatto, è sufficiente richiamare il comando kdesu !

C’è solo un problema: detto comando non si avvia semplicemente richiamandolo col suo nome di battesimo (probabilmente per ragioni di sicurezza), quindi saremo costretti a definire l’intero percorso di kdesu per poterlo utilizzare:

/usr/lib/x86_64-linux-gnu/libexec/kf5/kdesu percorso/della/vostra/applicazione

A questo punto potete creare un lanciatore che vi consenta di avviare l’applicazione desiderata con i privilegi di amministratore.

Esempio utilizzo kdesu
Esempio di utilizzo del comando kdesu nella finestra delle proprietà di un lanciatore di applicazione.

Occhio a non abusare di questa possibilità per ovvie ragioni di sicurezza, ma utilizzarla solo quando i software necessitano obbligatoriamente di tali privilegi (esempi: server XAMPP o LAMPP locali come detto in precedenza, ma anche programmi di partizionamento dei dischi come gparted e simili).

C’è da dire che su GNU/Linux spesso accade l’inverso di quanto avviene negli ambienti Windows, ovvero molti software si rifiutano categoricamente di funzionare se avviati con i massimi privilegi, proprio per ragioni di sicurezza (un esempio fra tutti è proprio l’esploratore di file e cartelle per KDE “Dolphin”).

Nella speranza di avervi aiutato a risparmiare tempo su questo semplice problema, la cui soluzione, tuttavia, per quanto semplice, su Internet si fa stranamente fatica a trovare, vi invito a scrivere commenti per qualunque dubbio o perplessità.

Alla prossima!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.